Ecco una sintesi delle novità più importanti, in un riepilogo estremamente sintetico, delle novità apportate negli Appalti dalla Legge di Bilancio 2019. Viene definitivamente formalizzato l’intendimento di modificare “complessivamente” il codice ed immediatamente vengono fornite alcune soluzioni iniziali, come quella di “sbloccare” gli appalti (soprattutto) di lavori.
Tra le novità più rilevanti il Ministero dello sviluppo economico può avvalersi della collaborazione della Guardia di Finanza per le attività di vigilanza ed ispettive di cui al comma 3 dell’articolo 177 del Codice dei contratti pubblici, per la verifica da parte dei concedenti, dei limiti per l’affidamento dei contratti di lavori, servizi pubblici o forniture con procedure ad evidenza pubblica (80%) e per l’affidamento in house della restante parte (20%).
Vengono, inoltre, ampliate le possibilità per gli enti locali, le regioni e le province autonome di richiedere anticipazioni di liquidità finalizzate al pagamento di debiti, maturati alla data del 31 dicembre 2018, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali.
Le stazioni appaltanti, in deroga all’articolo 36, comma 2, del medesimo codice, possono procedere all’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro mediante affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di tre operatori economici e mediante le procedure di cui al comma 2, lettera b), del medesimo articolo 36 per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro.
Per un maggiore approfondimento di questa fattispecie potete consultare questo nostro approfondimento.
Ci sarà, infine l’introduzione della Centrale per la progettazione delle opere pubbliche. Tra i compiti assegnati alla Centrale rientrano, in particolare:
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it